La sentenza del tribunale di Palermo sulla trattativa Stato-mafia è una sentenza storica, che fa giustizia su una delle pagine più oscure e terribili della storia italiana. Da oggi finalmente si può, e anzi si deve, togliere l’aggettivo ‘presunta’ accanto alla parola ‘trattativa’: la trattativa tra Stato e mafia ci fu e ora i responsabili di quel patto scellerato sono condannati a risponderne. Meno male che in tempi tristemente caratterizzati da una giustizia sovente timida, troppo spesso attenta a non disturbare il potere, ci sono ancora giudici dalla schiena dritta, che non si lasciano invece condizionare e rispondono solo alla legge: spero siano di esempio per tutti. Personalmente sono orgoglioso di aver avviato per primo questa indagine e mi sento di ringraziare i pm del dibattimento, a cominciare da Nino Di Matteo, che nonostante le enormi difficoltà, la continua opera di delegittimazione e l’indecente ostruzionismo di buona parte della politica e delle Istituzioni fino ai più alti livelli, hanno saputo raccogliere a dibattimento i frutti dell’indagine condotta insieme. Avevamo un debito enorme di verità e di giustizia nei confronti dei tanti che per colpa di quella trattativa hanno perso la vita e dei loro cari oggi cominciamo finalmente a saldare quel debito. E manifesto anche la mia personale soddisfazione dopo anni di indecenti attacchi e delegittimazioni che ho subito a causa di quell’indagine fino ad epoca recente.

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